F come…Favaro

L’autrice della settimana è Graziella Favaro: per più di 10 anni ha ricoperto il ruolo di insegnante di italiano come seconda lingua; successivamente si è occupata di formazione per docenti in ambito multilinguistico e il suo nome è diventato poi noto in ambito linguistico e sociologico per la pubblicazione di testi didattici e di ambito interculturale (pubblicando con Mondadori, Franco Angeli, Giunti, Carocci, per nominarne alcune case editrici tra le più note). Inoltre, è consulente scientifica della piattaforma INDIRE.

La Favaro propone anche storie per bambini in un formato particolare per la collana storiesconfinate della Carthusia, il cui obiettivo è coinvolgere i bambini sull’importanza della cultura d’origine con l’intento di divulgare le tradizioni mondiali  presentandole in lingua italiana. I 23 libri appartenenti a questa collana sono cartonati con apertura a fisarmonica. 

Le storie raccontate sono bilingue e il fil rouge è proprio la lingua italiana: troverete dunque il titolo in albanese, in inglese, in serbo, in spagnolo…

Il testo qui presentato ha la particolarità di dover essere sfogliato da destra verso sinistra, proprio per mantener fede alla lettura araba. La storia è accompagnata da illustrazioni accattivanti e leggere, indicata come ottima lettura per i bambini dai 3-4 anni in su: l racconta di un signore, Marzuk, che pur di procurare il dolce mahlabi per i suoi quattro figli in occasione della imminente festa di eid-el-firt, rischia di naufragare, dopo essersi affidato a un capitano della costa. Il pover’uomo non si scoraggia e sfida le onde e il destino con un’imbarcazione davvero di fortuna: la zuppiera, oggetto di grande valore anche per il re dell’isola su cui continua l’avventura di Marzuk.

La storia si presta bene per spiegare ai bambini di 9-10 anni il motivo per cui molti emigrano in condizioni precarie dai propri paesi; inoltre credo che la storia si presti anche per trattare l’argomento della competizione nata dall’invidia.

Sonia

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