Gianni Rodari – Favole al telefono

Ci sono libri senza tempo che fanno breccia nelle menti di intere generazioni. 

Uno di questi è Favole al Telefono di Gianni Rodari (nel 2020 ricorrevano i cent’anni dalla sua nascita), la celebre raccolta di racconti brevi pubblicata per la prima volta da Einaudi nel 1962.

Il protagonista è il ragionier Bianchi di Varese, costretto a girare l’Italia e a stare lontano dalla famiglia. Ogni sera però, ovunque si trovi, alle 21 in punto il papà chiama al telefono la figlia e le racconta una storia.

Le storie di Rodari sono  semplici e al tempo stesso bizzarre, ma  dal significato profondo, e popolate da personaggi assolutamente inusuali e fantasiosi. Impossibile dimenticarli: Alice Cascherina, la donnina che contava gli starnuti, gli abitanti del paese con la S davanti, gli uomini di burro, l’Apollonia della marmellata, ecc… Ognuno con un messaggio, divertente e mai scontato. Sono in molti a definirlo un’opera d’arte, non solo un libro per bambini.

Un libro scritto con lo sguardo ingenuo e l’orecchio acerbo dei bambini, con disarmante spontaneità, semplicità e freschezza: a Rodari basta una filastrocca per dire “no” alla guerra, un racconto per giocare con la grammatica, una fiaba per narrare l’importanza di aiutare il prossimo. Perché, come afferma lui stesso,

Si può parlare di cose serie e importanti anche raccontando fiabe allegre. Io credo che le fiabe possano contribuire ad educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.

I temi di Rodari sono talvolta forti, ma sempre scandagliati attraverso il filtro dell’ironia, e con gli immancabili giochi di parole con cui l’autore non manca mai di sorprenderci; giochi di parole estremamente utili, anche in caso di bilinguismo, per usare in modo ludico la lingua italiana, imparare a padroneggiarla e arricchire il proprio vocabolario, come approfondiremo in un prossimo articolo qua sul blog.

 Se qualcuno di voi avesse voglia di sfogliare o rileggere quest’opera, ecco alcune delle biblioteche di Bruxelles in cui potete trovarlo:

-Bibliothèque de l’Espace de Careme, Rue du Chapelain,  1-7, 1070, Anderlecht

-Centre de Littérature de Jeuness, Rue du Frontispice 8-B-1000, Bruxelles (quartier Yser)

-Bibliothèque des Riches Claires, 24, 1000, Bruxelles

-Bibliothèque communale francophone d’Ixelles, Rue Mercelis, 19, 1050, Ixelles

-Bibliothèque-Mediathèque Le Phare, Ch. De Waterloo, 935, 1180, Uccle

-Istituto Italiano di Cultura, Rue de Livourne 38, 1000, Bruxelles

E a Leuven presso:

-De Bib, Rijschoolastraat, 4, 3000, Leuven

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