Intervista in libreria – Rocio di Bimbi Books

È un piacere poter tornare, dopo due anni, a raccontarvi le realtà che promuovono la letteratura per bambini in italiano in Belgio intervistando Rocio, libraia di Bimbi Books (qua trovate le interviste a Jacopo di Piola, a Matteo di Filigranes e a Elena di Alfeobook).

Quando abbiamo saputo che a Bruxelles aveva aperto una libreria multilingue per bambini non potevamo non andare a visitarla! Nonostante, per ragioni di spazio, la scelta dei libri in italiano non sia abbondantissima (l’italiano è, come ci dirà Rocio, solo una delle 7 lingue presenti in questa libreria), la scelta dei libri, sia di albi illustrati che di letture per bambini più grandi è di grandissima qualità e difficilmente si uscirà a mani vuote! Ma lasciamo che a raccontarci del suo progetto sia proprio Rocio che, da perfetta libraia multilingue, ci ha risposto direttamente in italiano, lingua che conosce, parla (e scrive!) molto bene.

Quando e come è nata la tua libreria?

Bimbi Books è nata appena qualche settimana fa, ma naturalmente il progetto era già nella mia testa da un po’ più di tempo. Ho vinto la gara “Entreprendre XXL” che è una associazione del Comune di Ixelles per aiutare i commercianti e i nuovi progetti. Per questo mi trovo nel “W83 Local Test Shop” che è uno spazio dedicato ai nuovi negozi, che con l’aiuto di questa associazione possono cominciare e provare il business model. Se tutto va bene, alla fine di agosto mi trasferirò in un altro locale già più definitivo. 

Quali sono tre editori italiani per bambini o ragazzi che ami promuovere e far conoscere nella tua libreria? 

 Per il momento, non cerco tanto di promuovere un editore specifico, ma cerco di portare avanti libri che siano più interessanti, forse cercare classici che sono un po’ dimenticati ma anche offrire libri che raccontano le storie contemporanee, dove la multiculturalità che abbiamo a Bruxelles si può ritrovare nei personaggi, nelle storie, non soltanto portare le ultime novità o i grandi successi. Dicono che i libri devono essere uno specchio per i bambini ma anche una finestra per guardare il mondo, e questo cerchiamo di fare con la scelta da Bimbi Books.

Quali tre autori italiani che ami promuovere e far conoscere nella tua libreria? 

Come italiani ci sono tanti autori, da Davide Cali a Beatrice Alemagna passando per Gianni Rodari, mi sembra che ci siano tante possibilità, non soltanto perché questi bimbi italiani che abitano in Belgio li scoprano, ma anche gli altri, quindi cerco di portare questi autori anche in spagnolo, portoghese, inglese, ecc… quando c’è la versione tradotta.

C’è un libro per bambini (italiano o straniero) che ti ha fatto innamorare della lettura? Se c’è, qual è?

Non c’è un libro in particolare, ma tanti libri belli che mi sono piaciuti da bimba e altri che ho scoperto con il mio figlio molto più moderni, e tanti che sto scoprendo adesso nella libreria… da Roald Dahl, che forse è il maestro e lo sottolineo adesso che c’è la polemica intorno alla “correzione” dei suoi libri ai più moderni, Elise Gravel o Shinsuke Yoshitake che portano temi come la sessualità, la differenza, la morte con uno stile inimitabile.

Quale consiglio daresti a dei genitori italiani all’estero per aiutare i loro bimbi ad appassionarsi alla lettura in italiano?

La prima cosa, è leggere insieme da piccoli, poi – quando sono un po’ più grandi – cercare di aiutare i bimbi con la scelta dei libri, cercare libri che gli piacerà leggere non soltanto pensare questo piace me, questo è un classico, ecc, ma questo piacerà a mio figlio/a perché… se serve avere un libro con le macchine, si trova un bel libro con le macchine, si deve andare poco a poco per i bimbi più reticenti, cercare cose più leggere e divertenti. E poi, questo va senza dire, loro guardano l’esempio, quindi se noi siamo incollati al telefonino, poi loro vorranno un telefonino, non un libro.  

C’è qualcosa che vorresti dire sulla tua libreria, che ti caratterizza rispetto altre o che credi possa essere un valore aggiunto per i tuoi frequentatori?

Bimbi Books si potrebbe anche chiamare Bimbi Kids perché la filosofia è che lo spazio è fatto per venire con i bimbi, ci sono cuscini da mettere sul tappetto e si può parlare e leggere insieme, qui non siamo in una libreria per adulti o in biblioteca, e poi c’è l’aspetto multilingue, l’italiano è una dalle sette lingue che abbiamo perché qui su Bruxelles, tanti bambini hanno bisogno di leggere in diverse lingue per coltivare la lingua della mamma, del babbo, dei nonni, degli amici, della scuola… e quindi ci era sembrato molto importante di poter offrire nello stesso spazio libri in tante lingue.

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